La Multivariarte intraprende, un percorso che, con il tempo e il lavoro svolto, maturerà l’opera multivaria. Quando rifletto sull’opera multivaria, mi soffermo sulla percezione visiva dell’individuo spettatore, che ha una sua individuale percezione. L’opera multivaria si realizza per andare oltre la percezione visiva dell’individuo che osserva l’opera. Le diverse dimensioni impalpabili che si sentono e toccano l’esistenza dell’individuo vengono studiate e analizzate profondamente e trasportate nell’opera con la “Multivario Art“, che si basa sulla Statistica multivariata, la Chromothinking e la Psicometria. Se volessi rappresentare e cogliere una condizione che tocca la mia sensibilità rappresenterei la condizione su un supporto in maniera complessa. L’artista multivario, deve conoscere profondamente le persone che vivono quella condizione, carpire e impadronirsi di quella situazione, raccogliere e rilevare parole, pensieri, idee, sogni, preoccupazioni, di mille di quelle realtà indagate a fondo trasportandole in punti, linee, poligoni, colori e segmenti con la “Multivario Art“. Diventare un tutt’uno con variabili e dimensioni invisibili che condizionano una situazione, riconoscendo l’uomo come fonte di idee, ed essere intermediario nel  trasportare le diverse dimensioni astratte che stanno attorno a quella condizione (esterne), rappresentandolo grazie l’arte. La multivariarte rappresenta nell’opera segmenti e poligoni colorati, che cumulano le dimensioni di quella condizione più vicina o similare. Non dimentichiamo che il punto è l’unità minima del linguaggio visivo, qualsiasi immagine o scarabocchio è una combinazione di punti. L’opera multivaria oltre ad essere osservata metodologicamente in un’analisi funzionale, tecnica, strutturale, linguaggio o codice visivo, deve essere analizzata in questa fase come un’opera, dove domina la rappresentazione non delle dimensioni di una condizione, ma la condizione generale della realtà delle diverse dimensioni. Si osservano segmenti che non sono altro che punti in movimento e ogni segmento è una dimensione invisibile che influenza l’uomo, che fa parte di una condizione osservata profondamente, che va verso un senso e una direzione precisa e si interseca con altri segmenti che fluttuano su un fondo che li trasla. Inoltre l’opera multivaria intende evidenziare le diverse componenti che influenzano gli individui ed osservatori della realizzazione. L’utilizzo di materiali differenti serve ad ottenere effetti, grazie ai quali le dimensioni spaziali e le intersezioni di linee e colori creano combinazioni in grado di influenzare la percezione visiva. L’obiettivo è rendere il “non reale” – nelle sue diverse relazioni e dimensioni – “reale”. L’opera d’arte diviene il tramite per la comprensione del multidimensionalismo e faro guida per districarsi nella illusorietà del mondo.